L'Orticaria
Che cos'è l’orticaria e come si manifesta?
L’orticaria è una condizione caratterizzata dalla comparsa di pomfi, angioedema o entrambi e di forte bruciore e prurito dove compaiono e non raramente da malessere fisico generale.
L’orticaria cronica spontanea è una patologia misteriosa di cui non si conosce l’origine. Si può manifestare con pomfi, prurito, che possono presentarsi su tutto il corpo e/o angioedema, ed interessa lo strato più profondo della cute. Può colpire labbra, palpebre, mani e piedi e addirittura i genitali.
E’ importante differenziare l’orticaria da altre patologie in cui possono essere presenti pomfi o angioedema (es. anafilassi, sindromi auto-infiammatorie, angioedema bradichinina-mediato e angioedema ereditario).
Nell’orticaria i pomfi assumono 3 caratteristiche tipiche:
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Gonfiore cutaneo di grandezza variabile, circondato da un’area di rossore circostante.
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Sensazione di prurito, a volte di bruciore.
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Breve durata. La cute ritorna ad avere un’apparenza normale in 30 minuti - 24 ore.
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L’angioedema nei pazienti affetti da orticaria si manifesta con le seguenti caratteristiche:
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Insorgenza improvvisa di una tumefazione arrossata solitamente asimmetrica della cute, del sottocute o delle mucose. Generalmente interessa palpebre, labbra o gli arti inferiori e superiori.
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A volte si associa a sensazione di dolore oltre che di prurito.
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La risoluzione dei pomfi è lenta e l’angioedema può persistere anche per 72 ore.
Si parla di orticaria acuta se la durata delle manifestazioni e dei sintomi è inferiore alle 6 settimane. Questa tipologia di orticaria nella maggior parte dei casi dura poco e risponde ad una terapia di breve durata con corticosteroidi.
Se i sintomi persistono oltre le sei settimane, l’orticaria viene definita cronica.
L’orticaria cronica viene classificata in:
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Orticaria cronica spontanea: si caratterizza per la comparsa di orticaria con o senza angioedema per più di 6 settimane in assenza di una causa scatenante.
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Orticaria inducibile: l’orticaria e/o angioedema si sviluppa in presenza di un fattore scatenante (es. freddo, esposizione solare, calore, contatto, acqua o attività fisica).
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Orticaria correlata ad altra malattia: numerose malattie sono associate ad orticaria all’esordio o nel decorso clinico. Tra queste ricordiamo: orticaria vasculitica, orticaria pigmentosa associata alla mastocitosi sistemica, angioedema bradichinasi-medicato, sindromi periodiche associate alla criopirina, sindrome di Schnitzler, sindrome di Gleiches, sindrome di Wells e il pemfigoide bolloso.
Si stima che 1% della popolazione italiana e mondiale soffra o abbia sofferto di orticaria cronica almeno per un periodo della vita. Ciò vuol dire almeno 1 persona ogni 5. Le donne sono più colpite degli uomini e la familiarità per malattie autoimmuni o allergiche rappresenta un fattore di rischio.
L’orticaria è una malattia causata dall’attivazione di cellule della cute chiamate mastociti che, in risposta a stimoli di diversa natura, rilasciano delle molecole (prima tra tutte l’istamina) responsabili della comparsa dei pomfi, dell’angioedema e del prurito.
Gli stimoli in grado di attivare i mastociti possono venire dall’esterno (orticaria inducibile) oppure possono essere correlati a meccanismi immunologici indipendenti (orticaria cronica spontanea).
Diagnosi
Il percorso diagnostico prevede innanzitutto la raccolta accurata della storia clinica del paziente prestando attenzione alle caratteristiche dell’orticaria (durata, distribuzione e frequenza dei pomfi, eventuali fattori scatenanti come i farmaci, il caldo, lo stress), alla presenza di familiarità per malattie autoimmuni o allergiche e di sintomi gastro-intestinali o articolari.
Gli esami ematici di primo livello sono rappresentati dall’emocromo e dalla PCR. Ulteriori analisi di approfondimento possono essere richieste dallo specialista in base ai sintomi lamentati dal paziente e alla presentazione clinica.
Valutazione clinica
Dopo aver ricevuto la diagnosi di orticaria cronica spontanea, viene richiesto al paziente di compilare due questionari per valutare la severità dell’orticaria (UAS7, punteggio settimanale di attività dell’orticaria) e l’impatto che questa patologia ha sulla vita del paziente (CU-Q2oL, questionario sulla qualità della vita del paziente affetto da orticaria).
Il UAS7 è un vero e proprio diario giornaliero in cui il paziente attribuisce un punteggio da 0-3 al numero di pomfi (<20 pomfi/die, 20-50 pomfi/die, >50 pomfi/die) e all’intensità del prurito (lieve, moderato, severo).
Il UAS7 permette di valutare la gravità dell’orticaria e soprattutto di monitorare nel tempo la risposta terapeutica.
Lo specialista proporrà poi al paziente un questionario sulla qualità della vita del paziente affetto da orticaria che tiene conto dell’interferenza dell’orticaria con le normali attività svolte durante la giornata. Grazie a tale questionario è possibile monitorare il beneficio delle terapie impostate sulla qualità della vita del paziente.
Terapia
L’obiettivo della terapia è eliminare totalmente i sintomi dell’orticaria
L’approccio terapeutico secondo le attuali linee guida prevede:
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Trattamento della causa sottostante (se presente).
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Evitare il fattore scatenante (se presente).
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Trattamento farmacologico che cambia a seconda del tipo di orticaria
Il farmaco di prima linea è l’antistaminico di seconda generazione al dosaggio minimo efficace (es. cetirizina 1 compressa al giorno, incrementabile fino a 3-4 cp/dì).
Nel 50% dei pazienti tuttavia I sintomi persistono nonostante la terapia con antistaminici a dosaggio massimale e alterano notevolmente la qualità della vita del paziente: in questi casi è indicata l’introduzione di un farmaco biologico, l’omalizumab, anticorpo monocolonale anti-IgE. Nel caso di mancata risposta alla terapia con antistaminico e omalizumab, se non sono presenti controindicazioni, è possibile utilizzare la ciclosporina A.
Tutte queste terapie sono prescrivibili esclusivamente dallo specialista (allergologo, dermatologo, immunologo) e presso centri ospedalieri autorizzati da AIFA (Agenzia del Farmaco Italiano) e devono essere monitorati dal clinico sia per assicurare la remissione della sintomatologia sia per controllare le fasi della malattia e sostenere il paziente costantemente.
Fonte: The EAACI/GA²LEN/EDF/WAO Guideline for the Definition, Classification, Diagnosis and Management of Urticaria. The 2017 Revision and Update.
L'Orticaria cronica nel mondo
Durante la vita 1 paziente su 5 è colpito da orticaria.
I malati di orticaria sia nel mondo sia in Italia sono circa l’1% della popolazione, ossia circa 80 milioni di malati a livello mondiale e quasi 1 milione di malati italiani.
L’orticaria è classificata, innanzitutto, in base alla sua durata come orticaria acuta (AU), che dura meno di 6 settimane, o orticaria cronica (CU), che dura più 6 settimane.
L'orticaria è ulteriormente divisa in forme indotte (es. orticaria da freddo) e spontanea.
L'orticaria spontanea è più comune dell'orticaria indotta e entrambe possono coesistere nello stesso paziente.
Nel seguente grafico vediamo la diffusione dell'orticaria nel mondo:
Fonte: Peck, G. et al. Global epidemiology of urticaria: increasing burden among children, females and low-income regions. Acta Derm. Venereol. 101, adv00433 (2021).
Dalla diagnosi alla terapia
2 STEP
4 STEP
1 STEP
Visita dallo specialista (immunologo, dermatologo, allergologo).
Porta le foto dei pomfi e annotati i sintomi.
3 STEP
Attivazione Piano Terapeutico
Se non funziona la cura con gli antistaminici, lo specialista attiva il piano terapeutico con omalizumab (antibiotico monoclonale).
5 STEP
Rivalutazione
Dopo 12 mesi di cura ci sarà una pausa di 1 mese per capire se sei guarito o se hai bisogno di riattivare il piano terapeutico con omalizumab.
Diagnosi
Inizierai il tuo diario dei Pomfi UAS e UAS7.
Lo specialista ti prescriverà degli antistaminici sino a 4 al giorno.
Attieniti scrupolosamente a ciò che ti dice.
Piano Terapeutico
Se stai bene con omalizumab, avrai il medicinale per 12 mesi con controlli dallo specialista ogni 4 mesi.
Ricordati di seguire sempre ciò che ti dice il tuo specialista:
non affidarti al fai da te o a informazioni false. Troppo spesso non si attengono a quanto riportato sopra che è frutto delle linee guida internazionali seguite a livello mondiale e riconosciute da AIFA, la nostra Agenzia del Farmaco.
Grazie alle battaglie e l'incessante lavoro di ARCO con il suo Scientific Board e il network di clinici specialisti anche nel nostro Paese sono state applicate le terapie riconosciute in tutto il mondo.
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Come si fa la diagnosi di orticaria?Per diagnosticare l'orticaria, è fondamentale un'accurata anamnesi e un esame obiettivo da parte di un professionista specializzato, come un dermatologo, un allergologo o un immunologo. Questi professionisti sono esperti nel trattamento delle condizioni cutanee come l'orticaria e possono fornire una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato.
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Quali sono i farmaci che curano l’orticaria?I farmaci comunemente utilizzati per curare l'orticaria includono antistaminici, corticosteroidi, antagonisti dei recettori dell'istamina e in alcuni casi, l'omalizumab. È importante seguire le indicazioni dello specialista per ottenere il massimo beneficio dal trattamento.
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Guarirò mai dall’orticaria?L'orticaria può guarire completamente in alcuni casi, ma in altri può diventare una condizione cronica. Il trattamento mira a controllare i sintomi e migliorare la qualità di vita del paziente.
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Dovrò sempre fare la terapia?La terapia per l'orticaria dipende dalla gravità dei sintomi e dalla risposta al trattamento. In alcuni casi potrebbe essere necessario continuare la terapia a lungo termine per mantenere i sintomi sotto controllo.
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Con l’orticaria posso avere un’esenzione o un’invalidità?Attualmente l’orticaria non è inserita tra le patologie invalidanti. Tuttavia spesso tale patologia può manifestarsi in concomitanza con altre per l e quali possono essere attivate delle specifiche esenzioni (ad esempio l’asma). Per quanto riguarda l'esenzione o l'invalidità, è importante consultare il proprio specialista e il proprio medico curante per valutare la propria situazione specifica e le eventuali agevolazioni disponibili.
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Mi posso aspettare degli effetti collaterali dall’omalizumab?L'omalizumab può causare effetti collaterali come reazioni cutanee locali, mal di testa o affaticamento. È importante segnalare qualsiasi sintomo al proprio specialista per valutare eventuali aggiustamenti nella terapia.
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Come posso essere curato se omalizumab non fa effetto?Se l'omalizumab non risulta efficace nel trattamento dell'orticaria, è importante consultare il proprio specialista per valutare altre opzioni terapeutiche possibili, come cambiare farmaco o aggiungere altre terapie.
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Posso fare sport?Generalmente è consigliato evitare lo sport durante i periodi di peggioramento dei sintomi di orticaria, ma è importante consultare il medico per valutare la situazione specifica e ricevere indicazioni personalizzate. Una volta che, grazie alle terapie, i sintomi vengono controllati, il paziente può riprendere a svolgere attività sportiva.
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Posso affrontare una gravidanza?Affrontare una gravidanza con orticaria richiede una gestione attenta della condizione in collaborazione con lo specialista. Alcuni farmaci potrebbero non essere sicuri durante la gravidanza, quindi è fondamentale discutere con il medico le opzioni terapeutiche più appropriate.
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Posso prendere omalizumab in gravidanza?L'uso di omalizumab durante la gravidanza deve essere valutato dallo specialista considerando i potenziali rischi e benefici per la madre e il feto. È importante seguire attentamente le indicazioni del medico in questo caso particolare.
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Quali terapie possono essere utilizzate per i bambini con meno di 12 anni?Per i bambini con meno di 12 anni affetti da orticaria, le terapie possono includere antistaminici sicuri per l'età del bambino, corticosteroidi topici o sistemici in casi selezionati e altre opzioni terapeutiche prescritte dal pediatra o dall’allergologo/dermatologo pediatrico. È fondamentale seguire attentamente le indicazioni del proprio specialista per garantire un trattamento efficace e sicuro.
Centri Ucare
Cosa sono e dove sono ?
In Italia esistono 4 centri di riferimento ed eccellenza nell'orticaria detti UCARE che si trovano all’interno di rinomati istituti ospedalieri che contribuiscono alla ricerca e cura dell’orticaria grazie alla presenza di team di specialisti, ricercatori e percorsi diagnostici all’avanguardia per la diagnosi e la cura dell’orticaria in tutte le sue forme.
Per diventare centri internazionali di riferimento per la nostra patologia in tutte le sue forme, hanno dovuto sottostare ad un audit di qualità complesso che hanno superato con successo ricevendo l’accreditamento da parte di i GA²LEN, the Global Allergy and Asthma Excellence Network.
Centro UCare Paderno Dugnano
per la diagnosi e la terapia dell’orticaria
Clinica San Carlo
Via Ospedale, 21
Paderno Dugnano, Milano (MI)
Telefono: 02 990381
Centro UCare Milano
per la diagnosi e la terapia dell’orticaria
Fondazione IRCCS Ca' Granda
Ospedale Maggiore Policlinico
Via Francesco Sforza, 28
Milano (MI)
Telefono: 02 55035146
Centro UCare Roma
per la diagnosi e la terapia dell’orticaria
Policlinico di Roma
Dermatologia Allergologica
Viale del Policlinico, 155
Roma (RM)
Telefono: 06 49976934
Centro UCare Napoli
per la diagnosi e la terapia dell’orticaria
Ambulatorio di Allergologia e Malattie Immunologiche rare
UOC Medicina Interna 2
AORN Cardarelli
A. Cardarelli, 9
Napoli (NA)
Telefono: 081 7476271